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MONTE RUBBIO _ 2 GIUGNO 2013 PDF Stampa E-mail
Lunedì 03 Giugno 2013 16:22

Complice la voglia d’estate e le temperature finalmente gradevoli, per nulla spaventati dalla levataccia mattutina ci ritroviamo in 60 su per la val Maira per la terza uscita del corso di escursionismo. La gita di oggi, da Camoglieres verso il monte Rubbio, ci offrirà anche l’occasione per conoscere qualcosa di più della cultura alpina e approfondire quanto già ascoltato alle lezioni del corso. Certo, essere così numerosi non aiuta…e ci troviamo ad improvvisare un simpatico (quanto poco utile) telefono senza fili per far giungere anche ai fanalini di coda i nomi dei vari fiori che incontriamo lungo il percorso e che sapientemente Angelo (con il supporto di Carla e di Eliana) ci descrive…non ce ne vogliano i nostri maestri, ma con questi nomi latini siamo davvero un po’ in difficoltà! Ognuno ci mette del suo e alla fine…è già tanto che ricordiamo che si tratta di orchidee (selvagge, dice qualcuno… ma forse quello era un film…)! Ma l’abilità e la pazienza degli insegnanti è tale che a fine giornata qualcuno ricorderà di aver visto…l’orchidea che non fa la fotosintesi ma vive in simbiosi con un fungo (neottia nidus avis), o quella dai vistosi fiorellini bianchi (cephalanthera) o ancora quella tutta verde dal nome un po’ strano che avrebbe sicuramente ispirato qualche battuta o canzoncina al nostro Ago (coeloglossum viride - celoglosso verde). La voglia di imparare è tanta, per cui durante la salita, tra una pausa e l’altra, ci si ritrova (volenti o nolenti!) ad ascoltare spiegazioni che toccano un po’ tutti gli argomenti: si va dalle “lezioni” di geologia di Carlino sulle rocce calcaree, a quelle di Matteo sui ragni (maschi o femmine?) e sulle talpe, per poi concludere con un po’ di cultura alpina ascoltando Paola e Luigi parlarci dei terrazzamenti visibili accanto alle baite e della cospicua presenza di ortiche segno evidente della presenza in passato di letamai e dunque pascoli e bestiame… Insomma ce n’è davvero per tutti i gusti! Il tutto condito da un panorama di tutto rispetto che si offre alla vista non appena usciamo dal bosco e dai profumi tipici dell’ambiente montano che tra una folata di vento e l’altra ci avvolgono piacevolmente… Il serpentone di escursionisti, guidato da Angelo e dalla nostra mascotte Francesco, pian piano si avvicina alla meta e, dopo un po’ di sali-scendi (secondo alcuni più sali che scendi!), ecco finalmente la croce, che possiamo solo osservare a distanza  ma che ci appaga comunque della fatica fatta per arrivare fin qua! Non resta che sistemarsi per il pranzo, ricco e abbondante come sempre, con vino e dolci a volontà… addirittura confezionati in porzioni singole per facilitarne la distribuzione (davvero gli allievi stanno superando se stessi!). Dopo un po’ di siesta ascoltiamo gli avvisi di Beppe per poi rimetterci in marcia e prendere la via del ritorno… la discesa è più veloce, ma offre comunque occasioni per chiacchierare, scherzare e conoscersi un po’ di più… arrivati alle baite Carla si distacca per accompagnare alcuni direttamente a san Damiano Macra  seguendo la strada ben segnalata, mentre il resto del gruppone continua sul sentiero dell’andata… Qualche goccia di pioggia rinfresca l’ultimo tratto di strada, ma è davvero poca cosa, utile giusto a verificare l’utilità di copri zaini e k-way! Arrivati alle auto ci diamo appuntamento a Dronero per concludere con la solita merenda e far la “gioia” di una giovane barista che sicuramente non si aspettava la pacifica invasione di 60 escursionisti: come sempre sappiamo farci perdonare e le diamo una mano (Dona si rivela un’ottima cameriera!)...ma forse la prossima volta conviene avvisarla prima…

Ma_Ester