CONCORSO SU "LO SCARPONE" aprile Celebrazioni Monviso 150 Articolo comparso su "Lo Scarpone" |
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Lunedì 06 Giugno 2011 09:11 |
Celebrazioni Monviso 150 Articolo comparso su "Lo Scarpone" L’estate 2011 alla corte del “re di pietra” Celebrazioni Monviso 150 Articolo comparso su "Lo Scarpone" L’estate 2011 alla corte del “re di pietra” Forse il rischio più grande corso dall’inglese William Mathews, protagonista nel 1861 della prima salita ai 3841 metri del Monviso, è stato quello di… restare a secco di vino nella fase di avvicinamento. Quando, per l’esatteza a Casteldelfino, soffocati dalla polvere e dal caldo, Mathews, con il connazionale William Jacomb e le guide chamoniarde Michele e Giovanni Battista Croz si sono visti con grande disappunto rifiutare il prezioso nettare dall’oste a corto di bottiglie. Dopo anni di tentativi che hanno coinvolto personaggi come lo stesso Mathews, Bonney, Ball e un giovanissimo e spaesato Edward Whymper, il Re di Pietra è felicemente capitolato il 30 agosto di quell’anno consentendo alla comitiva di godere a lungo il ben noto e straordinario panorama delle Alpi che la cima riserva ai fortunati summiter. Ma come mai il Monviso è rimasto così a lungo una specie di sogno proibito per alpinisti inglesi e francesi che all’epoca brillavano per intraprendenza mentre gli italiani (con grande rabbia di Quintino Sella) stavano a guardare? Di questo e altri aspetti del tardivo inizio del movimento alpinistico nelle Alpi Cozie rispetto ad altri gruppi più rinomati è testimonianza inappuntabile il monumentale libro “Monviso Re di pietra” di Ezio Nicoli (Cavallermaggiore, 1993). Come noto, il successo dei britannici risvegliò l’interesse di altri alpinisti e in occasione della terza salita assoluta, il 12 agosto 1863, Quintino Sella decise con i compagni di dare vita al Club Alpino Italiano. Un secolo e mezzo è passato tra vari trambusti e l’occasione si rivela preziosa per celebrare questa pagina di alpinismo scritta dall’intrepido pioniere inglese. Il quale, analogamente a Quintino, ebbe il merito di fondare nel 1857 a Londra l’Alpine Club, la prima associazione alpinistica in assoluto. Ricco è il programma delle celebrazioni di cui si riferisce a parte in queste pagine, anticipato dal presidente generale Umberto Martini il 24 febbraio al Monte dei Cappuccini in occasione dell’apertura ufficiale delle manifestazioni per i 150 anni del CAI (2013). Tra gli eventi più importanti, vanno subito segnalati una conferenza storico-letteraria a Saluzzo, la consegna del Premio dedicato a Gianni Aimar che seppe raccontare come pochi la vita di queste valli, un concerto del Coro della SAT, un trek sotto varie bandiere a cura dell’UIAA, l’Inaugurazione del Museo dell'Alpetto già anticipata in queste pagine, varie salite al Monviso organizzate per i giovani, l’inaugurazione del Sentiero Nicoli, un’ascensione in costume d’epoca e, dulcis in fundo, un gemellaggio con l'Alpine Club. Verrà inoltre ristampato il libretto con la traduzione in italiano dell’articolo di Mathews “The ascent of Monte Viso” pubblicato nel 1862 su “Peaks, Passes and Glaciers”, vol. II 2nd series, London (a cura del CAI Saluzzo). Del Comitato organizzatore di “Monviso 150” fanno parte le sezioni piemontesi di Barge, Cavour, Racconigi, Saluzzo, Savigliano, le Guide del Monviso, il Soccorso alpino (XIV Delegazione “Monviso”), i comuni storici di Saluzzo, Casteldelfino, Paesana con il patrocinio della Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Comunità Montana del Monviso, Parco del Po Cuneese e ovviamente del Club Alpino Italiano.“Ci sarà spazio sia per le gite a livello escursionistico”, dice Carlo Gagliardone, presidente del CAI Saluzzo, “sia per quelle di carattere alpinistico”. Il CAI accompagnerà gratis soci e non soci su alcune punte attorno al Monviso. Le scuole del CAI, invece, faranno uscite più impegnative”. Incontri, scalate, cultura |
Ultimo aggiornamento Venerdì 10 Giugno 2011 09:13 |