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LAGHI DI ROBURENT - domenica 2 ottobre 2011 PDF Stampa E-mail
Martedì 11 Ottobre 2011 19:59


Alle sette in punto, un nutrito e volenteroso gruppo è pronto a lasciare la stazione dei treni di Saluzzo per percorrere integralmente la Valle Stura ed addirittura “sconfinare in terra straniera”: oggi infatti, sotto la supervisione di “leader Donatella”, scopriremo l’anello dei Laghi di Roburent che già avevamo sbirciato dalla cima del sovrastante Monte Scaletta.



La giornata, dal punto di vista meteorologico, si prospetta eccezionale e, dopo circa un centinaio di chilometri “su ruota”, sentiamo la necessità di ristorarci prima di raggiungere il confine di Stato.

Il bar pasticceria di Bersezio ci impone una salutare salita su irta gradinata che, le gambe intorpidite da quasi due ore di viaggio, apprezzano, ma, in compenso,  ci regala “memorabili croissants”. 

Un pensiero, a questo punto, deve essere indirizzato al malcapitato autista che, proprio nell’istante in cui il nostro serpentone umano era intento ad attraversare disciplinatamente sulle strisce pedonali in direzione parcheggio/auto, si è trovato a transitare sulla provinciale.

Lo scoramento che traspariva dal suo volto non è passato inosservato; mai avrebbe pensato di sostare così a lungo: eppure non doveva essere una domenica di fine stagione, di quelle in cui in montagna non si incontra neppure un’anima??

Nuovamente motorizzati, attraversiamo Argentera e, tornante, dopo tornante, seguiamo la rotabile della Maddalena fino al colle di Larche.

Parcheggiate le auto poco oltre il ponte sul rio Oronaye, predisponiamo l’equipaggiamento idoneo alla traversata: nonostante sia il 2 ottobre, molti sfoggiano ancora il “guardaroba estivo”.

Preso il comando, al grido di “Andiamo?, o meglio... “On y va?”, Donatella punta in direzione Lac de l’Oronaye che raggiungiamo senza quasi accorgercene, dopo circa 40 minuti.

Il luogo è incantevole: una tavolozza di colori, resi ancor più vividi dalla luminosità che solo una giornata autunnale riesce a regalare.

Proseguiamo oltre per raggiungere il Colle di Roburent, sovrastato dall’imponente castello roccioso del Monte Oronaye.

Sul colle un cippo: un’ultima impronta di scarpone “en France” osservando il giglio francese, poi il “ritorno in patria” sfiorando l’effige della croce sabauda.  

Tra magri pascoli, la marcia prosegue speditamente ed in breve raggiungiamo la sponda del Lago Superiore di Roburent, caratterizzato da un originale promontorio roccioso. Vicino alle sue sponde notiamo anche dei vecchi ripari costruiti in pietre a secco (trune).

Una voce riecheggia dalla conca erbosa sottostante e ci saluta: è quella dell’autista sconsolato che avevamo incrociato sulle strisce pedonali e che, nonostante lo stop prolungato ed imposto, è riuscito a raggiungere ugualmente la meta in tempo utile.

In un batter d’occhio siamo già adagiati fronte lago e, consumato, come sempre un ricco e vario menù, ci concediamo una lunga “pennichella” pre-rientro, scaldati da un sole ancora rovente.

I laghi di Roburent sono ben tre: è necessario dunque riprendere il cammino!

Il sentiero che ci permetterà di chiudere l’anello si snoda ora in un ambiente arido, assolato, quasi carsico, soprattutto nel tratto che segue il Lago Mediano ed Inferiore.

Una fresca sorgente, ricoperta da verde muschio concede un inatteso ristoro e ci porta alla mente che il toponimo Roburent significa proprio “corso d’acqua rumoroso”.

L’ultimo tratto, che già sovrasta Argentera è ripido e roccioso; scendiamo spediti, pervasi spesso dal profumo pungente e balsamico di resina.

In paese sostiamo circa venti minuti, in attesa dei signori autisti che devono tornare oltre il Colle della Maddalena per recuperare le restanti vetture. Abbiamo dunque tempo per chiacchierare e salutarci come consuetudine. L’energia positiva accumulata oggi la dissiperemo sicuramente già nei primi giorni della settimana che sta per iniziare, ma... domenica prossima ci attende un’altra meravigliosa giornata in compagnia al Rifugio Unerzio e allora...

La maestra a quadretti


Ultimo aggiornamento Venerdì 21 Ottobre 2011 11:02